martedì 20 marzo 2007

La situazione del "riciclo"

Parola d'ordine per il problema rifiuti il riciclaggio rappresenta oggi la soluzione principale alla tutela ambientale.Se Bisogna dare atto che nel passato è stata una risposta a un'esigenza impellente di educazione delle persone, oggi forse la cultura ambientale ha bisogno di fare un salto di qualità.


Materiali come l'alluminio, il vetro o il ferro sono difficilmente sostituibili da materiali più ecologici e hanno raggiunto risultati di riciclo notevolissimi, anche grazie alle loro caratteristiche che ben si adattano al riutilizzo.

Discorso a parte vale per la plastica, materiale principe della nostra società presenta problemi specifici per il riciclo. Da tempo questa filiera sta cercando di sviluppare metodi sempre più sofisticati per selezionare, dividere e rigenerare i migliaia di prodotti fabbricati con la plastica. Bottiglie di plastica vengono trasformate in maglioni o coperte, scarti della produzione diventano stivali ecc...I problemi che riguardano il riciclo della plastica sono diversi: - molti oggetti che usiamo tutti i giorni sono formati da moti strati di plastiche diverse per dare all'oggetto caratteristiche adatte ai vari utilizzi; - la contaminazione con prodotti organici nel confezionamento alimentare; - le caratteristiche della plastica mutano con l'esposizione al calore che rappresenta il metodo principale sia per la lavorazione sia per il riciclo .

Per questo riciclare le materie plastiche è nella pratica un processo lungo e costoso che non rappresenta una soluzione efficente al problema dei rifiuti. E' importante tornare a sottolineare, a mio avviso, il significato educativo del riciclaggio. Per la prima volta, infatti, si è dato alla gente la possibilità di intervenire direttamente nel processo di salvaguardia dell'ambientale. Tuttavia non bisogna, secondo me, dare false speranze alle persone.Si deve dire con chiarezza che il riciclaggio NON può rappresentare una soluzione definitiva al problema dei rifiuti. Soprattutto per quelli che produrremo nel futuro c'è la necessità, reale e non rimandabile, di intervenire per migliorare l'efficacia della gestione dei rifiuti.



Da qui si deve partire per comprendere l'importanza delle "bioplastiche". In realtà queste non rappresentano una novità assoluta visto che riproducono il ciclo che la natura ha creato e collaudato in milioni di anni. L'innovazione vera è riuscire a conformare i cilcli delle aziende e della società con quelli naturali, per la prima volta questo è possibile.

E' possibile ma non scontato!Oggi le aziende municipalizzate che si occupano della gestione dei rifiuti e del compostaggio dei rifiuti organici sottovalutano questa eccezionale opportunità. Il compostaggio viene purtroppo effettuato quasi esclusivamente per i rifiuti derivanti dalla manutenzione del verde pubblico (erba e rami). D'altronde la gente poco sa di questi materiali biodegradabili e poco viene informata dai grandi mezzi di comunicazione delle prospettive che possono aprire. Si torna al problema della CULTURA ambientale, spesso confusa con i concetti di rinunce e privazioni poche volte vista, invece, come una possibilità di sviluppo sociale ma anche economico.



Ancora una volta la speranza è che tutti questi byte possano arrivare a molte persone trasformandosi in altrettanti pensieri e azioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

CIAO